In territorio di rito religioso ambrosiano, il clero monzese adotta invece quello romano, in quanto la regina longobarda Teodolinda, cattolica ma seguace dello Scisma dei Tre Capitoli (in contrasto col Papa e l’Arcivescovo di Milano) volle seguire il rito del patriarca di Aquileia e poi quello romano. Neppure i tentativi di San Carlo Borromeo, nel XVI secolo, riuscirono a portare il rito ambrosiano a Monza e ancora oggi l’Arciprete di questa città si distingue in costume e privilegi (scorta armata di alabardieri) da tutto il clero della diocesi.
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