Monza è una città. Recentemente è diventata addirittura una provincia (anche in virtù dei suoi 100.000 e fischia abitanti). Ha una storia piuttosto lunga e interessante, si trova in una zona relativamente ricca e attorno alla città di Monza gravitano tutta una serie di piccoli comuni che non hanno un centro storico degno di questo nome e quindi riforniscono di gente il capoluogo brianzolo la sera e nel fine settimana eppure ”
Eppure il centro di Monza è piccolissimo: la piazza del Duomo, Piazza Roma con l’Arengario che fa da incrocio alle due vie più carine e interessanti: Italia e Vittorio Emanuele. Non più di 400 metri lineari di centro.
Il centro è sproporzionato al numero di persone che vengono a fare quattro passi, il numeri di negozi incredibilmente basso per cui la “vasca” è inevitabilmente sempre pienissima al punto da regalare crisi di agorafobia anche a chi non conosce il significato del termine.
Come si fa ad allargare il centro di una città con queste caratteristiche e prima ancora come si definisce il centro di una città e perchè quello di Monza è così piccolo?
Proviamo ad andare con ordine: prima di tutto il centro di una città con una storia alle spalle si trova normalmente nelle vicinanze del Duomo o della chiesa principale: per ragioni storiche e culturali facilmente comprensibili la maggior parte delle città italiane si è sviluppata così. Normalmente è (o almeno dovrebbe essere) una zona a traffico limitato, a salvaguardia dei pedoni e del passeggio, una zona in cui non è possibile lasciare la macchina in sosta. La pavimentazione non è fatta col tristissimo asfalto, di norma si usano pietre, sanpietrini o altro ma la pavimentazione dovrebbe lasciar capire subito che la zona è pensata più per i pedoni che per le macchine. Altra componenete fondamentale è che il centro deve essere bene illuminato la sera.
Le caratteristiche accessorie sono in un certo senso una conseguenza: di norma in una zona così si trovano cinema, ristoranti e negozi che hanno la piacevole abitudine di restare aperti la sera e magari anche nel fine settimana per permettere gli acquisti anche ai poveraggi che durante la settimana devono lavorare per vivere.
Il centro di Monza è rimasto così piccolo per molte ragioni, la principale secondo me è che la città è cresciuta soprattutto negli anni 60 e 70 sviluppandosi come sobborgo di Milano. Alcuni dicono che ci sia stata una vera e propria volontà politica nel lasciare il centro così piccolo ma questo è un argomento che non sono in grado di discutere.
Far crescere il centro di una città non è una cosa facile ma nel caso di Monza dovrebbe essere più semplice dato che ci sono tutti gli elementi per cui basta far scoccare una scintilla per innestare un circolo virtuoso ed espandere la “vascca” attuale.
Prima di tutto il centro deve essere pulito. Le strade adiacenti alla attuale passeggiata devono essere illuminate, i muri devono essere ripuliti dal luridume attuale e difesi dagli ignobili graffitari possibilmente con una maggior presenza di polizia e forze dell’ordine. Dato che Monza è particolarmente vittima dei balordi dalla bomboletta facile io proporrei anche l’adozione di telecamere sparse per la città: una rinuncia a un po’ di privacy e una presenza fastidiosa, certo, ma un sacrificio necessario in questo caso.
A questo punto si stende una pavimentazione carina e come per magia cominceranno ad aprire negozi e ristoranti: i potenziali clienti ci sono già, attualemente sono compressi e stipati in due sole vie per cui sarebbe fisiologicamente felici di poter respirare su vie meno affollate. Ci vorrebbero anche dei parcheggi adeguati, certo; l’attuale amministrazione ha deciso di cominciare proprio da qui sventrando la piazza centrale della città per costruire un parcheggio sotterraneo. Io naturalmente non ho il panorama completo di tutto quello che sta facendo il nostro sindaco per cui non sono in grado di dare un giudizio, personalmente non avrei cominciato da lì ma avrei fatto alcune modifiche alla sitauzione attuale dei parcheggi ma “. meglio che niente!
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