Per chi non conosce Monza occorre una doverosa premessa. Nel centro della città ci fu un tempo in cui c’era una magnifica piazza, enorme. Al centro di questa piazza venne costruito il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale (che come tutti i monumenti di questo tipo non è un capolavoro di bellezza). Venne poi aggiunto durante il ventennio il palazzo del comune lasciando una grande fontana su un lato di questa piazza.
Durante gli sciagurati anni sessanta ““ settanta a qualcuno venne la bella idea di costruire un palazzone al posto di quella fontana, una palazzo piuttosto alto, visibile da grande distanza e di rara bruttezza devastando definitivamente quel poco che restava della piazza. Viene chiamato dai monzesi “palazzo della Upim” per il banale motivo che al pian terreno dell’edificio c’è la Upim (appunto).
Questo palazzo è una delle tante ferite aperte sulla città e fin da bambino sognavo di poterlo cancellare. Naturalmente sarebbe impossibile perchè ci abita tanta gente, c’è un bar e una banca da mandar via e non si può “.
Personalmente mi accontenterei di pulire i muri imbrattati del centro cittadino ma oggi ho trovato un vecchio articolo dell’architetto Benevolo che ancora nel 1997 (non un milione di anni fa dunque) sognava con il suo piano regolatore di eliminare questo palazzo
Domenica 20 apertura straordinaria di Villa Mirabello
Domenica prossima Villa Mirabello di Monza sara’ eccezionalmente aperta per offrire la possibilita’ di visitare l’importante ciclo di affreschi che decora il Salone Centrale, splendido esempio di architettura e dimora seicentesca, il cui periodo di maggior splendore e’ legato alla figura del cardinale Angelo Maria Durini, che nella seconda meta’ del ‘700 elesse il Mirabello a sua ”villa di delizie” e ne fece un centro culturale e mondano.E’ l’occasione, offerta alla cittadinanza, per scoprire una preziosa testimonianza del nostro passato, che rappresenta la nostra identita’, promuoverne la conoscenza e la tutela, divenendo quindi attenti difensori di tale patrimonio, e vivere uno spazio cosi’ familiare e vitale come il Parco in modo coinvolgente.
Visita guidata al roseto il 28 Maggio
L’associazione Progetto Lomagna propone per domenica 28 maggio una visita guidata al roseto della villa Reale di Monza. Un’iniziativa che si lega strettamente alle tre serate di giardinaggio, promosse sempre dall’attiva associazione lomagnese, che avevano visto la partecipazione di più di 100 persone ogni sera. La fuoriuscita al Roseto si pone quindi come obiettivo l’osservazione della bellezza dei fiori e più in generale di tutta la natura. Per i partecipanti, che possono iscriversi alla gita telefonando allo 039 5300331 oppure mandando una mail all’indirizzo telefonare allo 039 5300331 o mandare una mail a info@progettolomagna.it, la partenza da Lomagna è prevista per le 8.30 con ritrovo al parcheggio del mercato), mentre l’entrata al roseto sarà alle 9.30.
Stop al parcheggio sotterraneo
Spero che sia un errore ma se verrà confermata questa notizia pubblicata dal giornale e dal corriere della sera sarebbe piuttosto grave. Come giustamente ricorda l’assessore alle opere pubbliche Marrazzo la sentenza non è ancora stata pubblicata per cui potrebbero essere tutte illazioni ma se le cosse stanno veramente così c’è da preoccuparsi.
In sintesi questa ipotetica sentenza del consiglio di Stato dice che i lavori per la costruzione del parcheggio in piazza Trento e Trieste devono essere immediatamente sospesi e che il comune deve ripristinare la piazza allo stato in cui era otto mesi, alberi e bancarelle del mercato compresi.
Se le cose stanno realmente così siamo messi male, primo per l’enorme spreco di tempo e di denaro pubblico e secondo perchè a questo punto sembra realmente difficile costruire qualcosa in Italia.
Non entro nel merito della polemica del parcheggio, non so se è giusto costruirlo o no e neppure se quella voluta dall’attuale giunta è la sistemazione migliore, mi limito a constatare il fatto che tra autorizzazioni, progetti, ricorsi e tribunali di 1000 diversi gradi e con competenze che si sovrappongono nei modi più folli anche la migliore delle idee è destinata inesorabilmente ad arenarsi o a raggiungere rapidamente corsti tali da renderla irrealizzabile.
Speriamo che sia un semplice malinteso”
Domenica 14 negozi aperti
Il 14 maggio i negozi sarano aperti in via del tutto eccezionale la domenica, permettendo anche ai poveracci che da lunedì a venerdì devono lavorare di fare la spesa con comodità.
Dato che iniziative di queste genere sono piuttosto rare e dato che potrebbero sensibilmente migliorare la qualità della vita di parecchie persone vorrei invitare tutti a partecipare a questa iniziativa passeggiando per il centro di Monza ma soprattutto comprando.
Non sto dicendo di buttarsi nel consumismo più sfrenato e nemmeno di buttare i soldi ma sicuramente molti di voi hanno degli acquisti da fare che per vari motivi sono stati rimandati (mancanza di tempo, soldi, ideee”) oppure ci sono degli acquisti che possono essere anticipati (un regalo di compelanno o di anniversario può anche essere preso con qualche settimana di anticipo senza ridursi all’ultimo momento). Bene, in tutti questi casi per favore comprate qualcosa nei negozi di Monza domenica 14, spendete senza buttare i soldi. Possiamo costringerli ad aprire i negozi fuori dall’orario d’ufficio, non ci vuole molto.
Riapre il roseto della Villa
Domani 7 maggio riapre il roseto della Villa Reale. Per chi non ha mai avuto la curiosità di visitarlo può essere un’ottima occasione: il roseto infatti esiste fin dal 1962 e ospita più di 800 varietà diverse di rose. Il 26 maggio ospiuterà la 43ma edizione del concorso internazionale per le rose nuove.
Domani il roseto sarà aperto dalle 17 alle 18,30 con laboratorio (la fata dei fiori) dedicato ai bambino da 4 a 11 anni. Gli adulti possono approfittare delle visite gratuite mercoledì e sabato pomeriggio (oer 17 e 18) e la domenica mattina (9,30 e 10,30).
L’ingresso al roseto è libero da martedì a domenica dalle 8,30 alle 12 e dalle 15 alle 20
Un pessimo primo maggio
Il primo maggio per qualche sfortunato monzese è cominciato malissimo. Nella notte tra domenica e lunedì i vandali si sono scatenati danneggiando molte macchine parcheggiate lungo la via porta Lodi.
Non è la prima volta che succede una cosa del genere, io stessoci ho rimesso un’autoradio anni fa, quello che mi un po’ rabbia è che tutto questo era facilmente prevedibile.
Cominciamo dalla cronaca spicciola, come dicevo la notte tra domenica e lunedì qualche delinquente si è scatenato. Una Y10 aveva il vetro rotto, la portiera di sinistra praticamente divelta, l’autoradio strappata dalla sua sede e le gomme tagliate. La cosa impressionante però è che tutte le auto parcheggiate lungo la via porta lodi, dallo Spalto Maddalena fino all’altezza del supermercato il Gigante avevano le ruote tagliate, gran brutto primo maggio per i proprietari di quelle auto.
Perchè la cosa era prevedibile?
Ormai da parecchio tempo i portici dell’edificio che ospita la Banca popolare di Bergamo, gli uffici della regione e la Camera di Commercio sono popolati da una fauna pessima. Credo si tratti soprattutto di alcolizzati che la sera fanno un baccano infernale. Naturalmente non voglio dire che sono stati loro, ormai sono conosciuti da tutti e (almeno durante il giorno) vengono ritenuti inoffensivi, quando però si lascia una zona della città, piccola o grande che sia, in preda a personaggi di questo tipo è chiaro che si crea un’atmosfera di impunità che prima o poi finisce per creare episodi del genere.
Chi taglia le ruote delle macchine di notte, così come chi imbratta i muri della città, è un vandalo, un delinquente ma è anche un personaggio vile, in realtà ha paura di essere beccato. I veri criminali hanno comportamenti di ben altro genere. Quando personaggi di questo tipo hanno la ragionevole certezza di non essere beccati colpiscono ed è facile capire in quali zone non c’è polizia perchè se viene permesso lo stazionamento dei personaggi di cui sopra è chiaro che le autorità devono essere assenti.
Insomma la piazza deve essere ripulita ma l’intera città deve essere ripulita. Per quanto “inoffensivi” siano quei personaggi che se ne vanno in giro urlando a tutte le ore del giorno e della notte, ubriachi o in preda a qualche altro stato alterato non dovrebbero essere lasciati lì.
Il centro di Monza
Monza è una città. Recentemente è diventata addirittura una provincia (anche in virtù dei suoi 100.000 e fischia abitanti). Ha una storia piuttosto lunga e interessante, si trova in una zona relativamente ricca e attorno alla città di Monza gravitano tutta una serie di piccoli comuni che non hanno un centro storico degno di questo nome e quindi riforniscono di gente il capoluogo brianzolo la sera e nel fine settimana eppure ”
Eppure il centro di Monza è piccolissimo: la piazza del Duomo, Piazza Roma con l’Arengario che fa da incrocio alle due vie più carine e interessanti: Italia e Vittorio Emanuele. Non più di 400 metri lineari di centro.
Il centro è sproporzionato al numero di persone che vengono a fare quattro passi, il numeri di negozi incredibilmente basso per cui la “vasca” è inevitabilmente sempre pienissima al punto da regalare crisi di agorafobia anche a chi non conosce il significato del termine.
Come si fa ad allargare il centro di una città con queste caratteristiche e prima ancora come si definisce il centro di una città e perchè quello di Monza è così piccolo?
Proviamo ad andare con ordine: prima di tutto il centro di una città con una storia alle spalle si trova normalmente nelle vicinanze del Duomo o della chiesa principale: per ragioni storiche e culturali facilmente comprensibili la maggior parte delle città italiane si è sviluppata così. Normalmente è (o almeno dovrebbe essere) una zona a traffico limitato, a salvaguardia dei pedoni e del passeggio, una zona in cui non è possibile lasciare la macchina in sosta. La pavimentazione non è fatta col tristissimo asfalto, di norma si usano pietre, sanpietrini o altro ma la pavimentazione dovrebbe lasciar capire subito che la zona è pensata più per i pedoni che per le macchine. Altra componenete fondamentale è che il centro deve essere bene illuminato la sera.
Le caratteristiche accessorie sono in un certo senso una conseguenza: di norma in una zona così si trovano cinema, ristoranti e negozi che hanno la piacevole abitudine di restare aperti la sera e magari anche nel fine settimana per permettere gli acquisti anche ai poveraggi che durante la settimana devono lavorare per vivere.
Il centro di Monza è rimasto così piccolo per molte ragioni, la principale secondo me è che la città è cresciuta soprattutto negli anni 60 e 70 sviluppandosi come sobborgo di Milano. Alcuni dicono che ci sia stata una vera e propria volontà politica nel lasciare il centro così piccolo ma questo è un argomento che non sono in grado di discutere.
Far crescere il centro di una città non è una cosa facile ma nel caso di Monza dovrebbe essere più semplice dato che ci sono tutti gli elementi per cui basta far scoccare una scintilla per innestare un circolo virtuoso ed espandere la “vascca” attuale.
Prima di tutto il centro deve essere pulito. Le strade adiacenti alla attuale passeggiata devono essere illuminate, i muri devono essere ripuliti dal luridume attuale e difesi dagli ignobili graffitari possibilmente con una maggior presenza di polizia e forze dell’ordine. Dato che Monza è particolarmente vittima dei balordi dalla bomboletta facile io proporrei anche l’adozione di telecamere sparse per la città: una rinuncia a un po’ di privacy e una presenza fastidiosa, certo, ma un sacrificio necessario in questo caso.
A questo punto si stende una pavimentazione carina e come per magia cominceranno ad aprire negozi e ristoranti: i potenziali clienti ci sono già, attualemente sono compressi e stipati in due sole vie per cui sarebbe fisiologicamente felici di poter respirare su vie meno affollate. Ci vorrebbero anche dei parcheggi adeguati, certo; l’attuale amministrazione ha deciso di cominciare proprio da qui sventrando la piazza centrale della città per costruire un parcheggio sotterraneo. Io naturalmente non ho il panorama completo di tutto quello che sta facendo il nostro sindaco per cui non sono in grado di dare un giudizio, personalmente non avrei cominciato da lì ma avrei fatto alcune modifiche alla sitauzione attuale dei parcheggi ma “. meglio che niente!
Domenica di elezioni
Oggi, domenica 9 aprile si vota. Questo non è così importante per Monza, invece oggi hanno pensato bene di tenere i negozi aperti nel centro e questa sì che è una bella novità!
Io personalmente sono uno degli sfigati che deve lavorare anche il sabato; durante la settimana spesso torni tardi dall’ufficio e riuscire a comprare qualcosa per me è un problema; in realtà non sono mai riuscito a capire perchè i negozi devono stare chiusi la domenica, non capisco se i negozianti non vogliono tenere aperto oppure se ci sono leggi che lo impeddiscono. Se dipende dalle leggi non capisco perchè queste leggi non possano essere cambiate dato che credo andrebbe nell’interesse della maggioranza. Il punto è che oggi molti negozi erano aperti. Sono riuscito ad andare da Ricordi e a guardare qualche libro e qualche disco, sono riuscito a fare un salto persino da Zara e addirittura sono riuscito a guardare delle scarpe. Sono riuscito a comprare qualcosa di domenica, con calma, senza una fretta eccessiva e ho speso volentieri. Come me migliaia di altre persone spendevano soldi in via Italia e questo mi ha dato un’idea: fate circolare l’appello. Tutti coloro che sono favorevoli all’apertura domenicale di negozi, centri commerciali supermercati a altro devono spendere nelle rare aperture di questo tipo e impegnarsi a cconvincere amici e parenti a fare altrettanto.
Spendete nei negozi aperti la domenica. Comprate la domenica. Costringeteli a stare aperti!
I giardini della Villa Reale
I Giardini della Villa Reale di Monza sono un posto splendido, soprattutto in primavera.
Questo è quindi il periodo ideale: ancora non fa troppo caldo, gli insetti non si sono ancora scatenati, i fiori non stanno ancora spargendo polline a tutto spiano per cui anche gli allergici possono stare tranquilli ” allo stesso tempo non fa più freddo e non ci sono più scuse valide per passare la domenica a casa e rinunciare a prendere una boccata d’aria, di relax e di salute.
Il mio consiglio è di fare una passeggiata ai giardini e organizzare un brunch domenicale. La cosa migliore è entrare dai giardini o dal parco oppure dall’ingresso principale della Villa; l’ingresso dal serrone è purtroppo ritrovo di vocianti scalmanati e molto rumorosi ,non particolarmente offensivi ma a volte fastidiosi.
I giardini si trovano alle spalle della Villa e sono ben curati. Teoricamente è proibito organizzare un pic nic e giocare a palla, le due cose però vengono tollerate purchè si resti nei limiti della decenza e del rispetto degli altri. I giardini sono molto puliti ed è bene che rimangano così per cui al terminde della merenda è indispensabile portarsi via i rifiuti e depositarli in uno degli innumerevoli cestini; giocare a palla è consentito ma ci sono delle regole non scritte che devono essere rispettate: le zone in cui possono giocare gli adulti sono quelle più lontane dal bar mentre quelle vicine a quest’ultimo sono, per usanza, destinate alle famiglie e ai bambini piccoli.
Portate i bambini: si divertiranno come matti, faranno nuove amicizie e ssoprattutto potranno giocare, sfogarsi e stancarsi così la domenica sera si addormenteranno tranqullamente regalandovi una serata di pace dopo una piacevole domenica.
Anche i cani son teoricamente proibiti nei giardini o meglio dovrebbero essere rigorosamente tenuti al guinzaglio, i cani più buoni vengono però molto spesso lasciati liberi. Non bisogna dimenticare però che i bambini sono moltissimi e bisogna rispettare anche quelli che non sono abituati ad avere contatti con animali domestici e potrebbero spaventarsi. Portate pure i cagnini quindi, se sono buoni lasciateli liberi ma non perdeteli d’occhio neppure per un momento.
Se non avete bambini, vi piace fare moto e tenervi in forma c’è l’intero parco di Monza a disposizione: potete correre per parecchie ore nel più grande parco recintato d’Europa.
Una precisazione: il bar nelle vicinanze della Villa Reale non è particolarmente ben fornito. Per bevante e gelati non ci sono problemi, per il cibo ci sono solo torte e panini semplicissimi, oltre ai piatti da microonde barilla. Se volete mangiare qualcosa di più “. domenicale e non sentirvi come al bar vicino all’ufficio portatevi qualcosa da casa e approfittate per organizzare un pic ni.
Itinerario del ‘700
Città ricca di storia e di luoghi incantevoli, Monza offre angoli tranquilli e suggestivi. Si può partire da via Santa Margherita, dove accanto alla chiesa di San Maurizio si può ancora ammirare l’antico portone del convento che ospitò la Monaca di Monza, suor Virginia de Layva, noto personaggio del romanzo del Manzoni. Proseguendo per via Vittorio Emanuele si giunge sulle rive del Lambro, all’alzaia di via San Gerardo dei Tintori, percorso pedonale che arriva al settecentesco Ponte di San Gerardo dove fermarsi a vedere scorrere le acque del fiume in cui si riflettono le luci del viale.