Per chi non conosce Monza occorre una doverosa premessa. Nel centro della città ci fu un tempo in cui c’era una magnifica piazza, enorme. Al centro di questa piazza venne costruito il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale (che come tutti i monumenti di questo tipo non è un capolavoro di bellezza). Venne poi aggiunto durante il ventennio il palazzo del comune lasciando una grande fontana su un lato di questa piazza.
Durante gli sciagurati anni sessanta ““ settanta a qualcuno venne la bella idea di costruire un palazzone al posto di quella fontana, una palazzo piuttosto alto, visibile da grande distanza e di rara bruttezza devastando definitivamente quel poco che restava della piazza. Viene chiamato dai monzesi “palazzo della Upim” per il banale motivo che al pian terreno dell’edificio c’è la Upim (appunto).
Questo palazzo è una delle tante ferite aperte sulla città e fin da bambino sognavo di poterlo cancellare. Naturalmente sarebbe impossibile perchè ci abita tanta gente, c’è un bar e una banca da mandar via e non si può “.
Personalmente mi accontenterei di pulire i muri imbrattati del centro cittadino ma oggi ho trovato un vecchio articolo dell’architetto Benevolo che ancora nel 1997 (non un milione di anni fa dunque) sognava con il suo piano regolatore di eliminare questo palazzo
klement dice
Se si dovesse eliminare tutto chò che si trova brutto, ognuno farebbe un deserto. Non siamo il Padreterno che crea il migliore dei mondi possibili. A MIlano purtroppo non lo capiscono, e vorrebbero buttare all’aria la città per riesumare i navigli dopo 60 anni scimmiottando Amsterdam e spendendo una barca… di soldi. Almeno Monza non scimmiotti Milano